Acustica architettonica

3F Engineering progetta l'acustica architettonica della sale per il linguaggio parlato o per l'esecuzione musicale.

I principi generali della progettazione dell’acustica di una sala sono i seguenti:
• controllo e mitigazione del rumore proveniente dall’esterno;
• soddisfacente intelligibilità del linguaggio parlato;
• esecuzione musicale piacevole e avvolgente;
• uniforme distribuzione del suono nell’intera sala;
• assenza di difetti acustici, come eco o eco ravvicinata.
Il controllo del rumore di fondo è il prerequisito essenziale; l’eventuale richiesta di polifunzionalità acustica, intesa come dimensione acustica adatta al linguaggio parlato e all’esecuzione musicale, è la questione centrale, ottenuta con una riverberazione variabile della sala; l’ottima distribuzione del suono con uno studio di materiali e forme permette di evitare i difetti acustici.
Da ultimo, il problema è fondere gli elementi acustici ed visivi in qualcosa di esteticamente soddisfacente.

1. Controllo del rumore proveniente dall’esterno
Il controllo del rumore proveniente dall’esterno e da altri ambienti confinanti si realizza con un’attenta progettazione del fonoisolamento dell’involucro, costituito dalle pareti perimetrali, dalle vetrate, dalla copertura e dalle porte di accesso. L’isolamento acustico si occupa della riduzione del suono da un ambiente ad un altro attraverso soffitti, pareti, pavimenti, porte, finestre, ecc, con la sorgente sonora che si trova al di fuori dello spazio considerato. Questa trasmissione è dovuta alla vibrazione a diaframma dell’elemento separante. Qualora la vibrazione sia causata dalla pressione dell’onda sonora che colpisce l’altro lato della superficie interessata, si ha a che fare con un rumore aereo. Se, invece, viene trasmesso dall’impatto di qualche oggetto con la struttura dell’edificio, si ha a che fare con un rumore impattivo. Le tecniche di riduzione sono completamente diverse nei due casi e perciò vanno analizzate separatamente.

2. Il controllo della riverberazione
Il campo acustico in un ambiente fisicamente confinato differisce da quello di uno spazio aperto per la presenza, accanto alle onde sonore dirette (sorgente-ascoltatore), di onde sonore riflesse in vario modo dalle superfici delimitanti l’ambiente. La qualità acustica di una sala é determinata dalle rispettive entità e dalle modalità di sovrapposizione dei due campi sonori: quello diretto e quello riverberato (o diffuso). La combinazione ottimale dei due campi varia con il tipo di segnale sonoro da trasmettere nella sala: parlato o musica di vario genere.

3. La forma della sala
La forma della sala è un fattore fondamentale per la sua qualità acustica. Se il suono incidente una superficie presente lunghezza d’onda piccola se confrontata con la dimensione della superficie, il suono viene riflesso in maniera ottica: se la superficie è concava il suono viene concentrato, se è convessa viene diffuso. Pertanto, per ottenere una buona diffusione, le superfici concave, grandi rispetto alla lunghezza d’onda del suono, devono essere evitate ed è anzi rischioso prevedere superfici concave di qualsiasi dimensione.